Gemellaggio
Il 5 giugno 1988 venne sottoscritto, dai Comuni di Valdengo, Monastier di Treviso e Meolo, il Protocollo del Gemellaggio proposto dal Comune di Valdengo e che da allora fu sancito, per tutti gli anni a venire, un comune patrimonio di valori ed intenti, frutto anche delle testimonianze e della presenza dei nostri emigrati veneti.
Storia del gemellaggio
Il 6 ottobre 1989 fu celebrato a Meolo il primo anniversario della firma del Gemellaggio da parte delle tre Comunità.
Nel settembre 2014, per merito del Sindaco di Valdengo, Roberto Pella, con il rinnovo del Protocollo del Gemellaggio fu rinnovato il rapporto di amicizia che lega i tre Comuni;
Il 17 settembre 2016, per esprimere la riconoscenza della popolazione di Monastier di Treviso alla popolazione di Valdengo, è stato rinnovato il Protocollo del Gemellaggio con il conferimento della “Cittadinanza onoraria” al Primo Cittadino, Roberto Pella.
Il Fiume Meolo
Il Comune di Monastier di Treviso è attraversato dal Fiume Meolo.
Il Meolo, autentica strada del grano e del vino e reale protagonista della storia di Monastier. Proprio lungo il fiume sorgono infatti i principali monumenti storici, tra cui l’Abbazia benedettina di Santa Maria del Pero.
Il “Monastier del Pero” (da Pilum, rilevante porto fluviale sul Meolo nell’ambito dei
commerci dell’entroterra veneto) fu fondato nel 958 grazie ad un lascito di Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero. L’abbazia, originariamente dipendente dal Patriarcato di Aquileia e dedicata a San Pietro (nel ‘200 mutò il titolo in Santa Maria Assunta), controllava un ampio territorio tra i fiumi Piave e Vallio. Confermata nei privilegi dall’imperatore Enrico II nel 1017, si arricchì in lasciti e donazioni, divenendo centro di grande potere. In seguito, l’Abbazia del Pero fù terreno di aspri scontri tra i potentati medievali. Solo nel 1388, con il consolidarsi del dominio veneziano su Treviso, iniziò per Monastier un periodo di lunga pace, accompagnato dall’insediamento dell’aristocrazia veneziana nelle antiche gastaldie patriarcali. Nascevano le grandi proprietà terriere veneziane e con esse le ville venete, poste proprio lungo il fiume, via d’acqua navigabile per il trasporto di merci e persone verso Venezia.
Il Meolo, anticamente chiamato Pero, è un fiume di risorgiva.
Nasce ad est di Breda di Piave, in località Campagne, e scorre per una ventina di chilometri nelle provincie di Treviso e Venezia, attraversando, tra gli altri, San Biagio di Callalta e Monastier di Treviso.
In corrispondenza dell'abitato omonimo il fiume si biforca: il nuovo asse principale, mantenendo il nome di fiume Meolo, si dirige a sud e sfocia poco dopo nel Vallio; il corso storico, detto colatore Meolo, si muove verso sudest e le sue acque sfociano in parte nel canale di bonifica Colatore Principale e in parte, per mezzo di un manufatto che scavalca il precedente corso d'acqua, nel canale Fossetta. Questa situazione è il risultato delle bonifiche che hanno interessato il Basso Piave ed è stata ultimata negli anni trenta.
Il Fiume Vallio
Il Comune di Monastier di Treviso è attraversato dal Fiume Vallio.
Nasce presso Pero e attraversa San Biagio di Callalta, l'abitato omonimo, Meolo e Ca' Tron, dove segna il confine tra la provincia di Venezia e quella di Treviso. Raggiunta la zona di Marteggia, supera il Collettore Principale tramite un ponte canale e, subito dopo, si getta nel Canale Fossetta. In realtà viene proseguito dal canale Vela il quale, incrociato il Taglio del Sile passando sotto un ponte canale, assume le denominazioni di canale Nuovo e canale Taglietto e confluisce nel canale Silone diretto in Laguna.